PREFAZIONE

di Marcello Bonazzola

Premessa indispensabile prefazione è l'assunto che: non puoi collaborare a distribuire un sogno "vestito" da Idea, se non metti in conto di assumerti la responsabilità che, naturalmente, ogni "condivisione" comporta.

Un po' come dire: quando contribuisci a mettere al mondo un figlio, la prima cosa che devi tenere presente è non di vivere per metterlo in discussione ma per stargli vicino, pronto a dargli una mano fintantoché non abbia imparato a "volare" da solo e... al meglio.

E se non vuole volare ma stare attaccato a terra e correrci sopra "al meglio" delle sue scelte?

Benissimo. L'importante è tenere sempre presente che la vita dell'uomo sulla Terra, in una scala di riferimento che quantifichi in ventiquattro ore l'età del pianeta, viene conseguentemente definita in un minuto.

Tanto è "vecchio" l'homo sapiens.

Altra cosa da tenere presente è che "questo sapere" comporta il "capire" quali siano le potenzialità di questo "sestilionesimo di secondo" che potrebbe, attraverso le proprie azioni, "anche " far sparire "mamma ventiquattrore " che gli ha consentito di esistere. Oltre che se stesso, si intende.

E sono per l'ennesima volta ricaduto in quell'ermetismo simbolico a tasso di comunicazione molto vicino collo zero che, da parecchio a questa parte, mi qualifica e mi caratterizza.

Per ovviare ad altri incidenti di percorso veniamo al dunque: in questo manuale trovate quello che può servirvi per organizzare al meglio il vostro viaggio attraverso le paludi della moderna concezione del benessere. Nella mia ipotesi di prefazione invece, l'unica cosa che potete trovare è la speranza per la riconciliazione con i miliardi di sestilionesimi di secondo che pullulano sulla superficie di "mamma ventiquattrore". E mai, Utopia fu più necessaria. O, forse, no.
Ma, fate voi. che per fortuna cambia ben poco.

Marcello Bonazzola